Niente tassa sui rifiuti – anche nota come Tari – né per i magazzini, né per le aree scoperte asservite al ciclo produttivo che generano rifiuti speciali in via continuativa e prevalente. È quanto ha puntualizzato il ministero dell’Economia con una Risoluzione del 9 dicembre 2014 con cui ha chiarito che il tributo in questione non si applica sui magazzini intermedi di produzione e a quelli destinati allo stoccaggio dei prodotti finiti, oltre alle aree scoperte asservite al ciclo produttivo che danno luogo in modo continuativo e prevalente a rifiuti speciali.
La ragione di tale puntualizzazione deriva dal fatto che i Comuni in tale materia hanno un’autonomia regolamentare e possono quindi decidere se assimilare i rifiuti speciali a quelli urbani, ma tale autonomia può soltanto aggiungere ambiti di esenzione rispetto a quelli fissati dalla normativa statale.
Il ministero, quindi, invita i Comuni ad avviare consultazioni con i rappresentanti delle categorie interessate per consentire una migliore ed efficace applicazione della norma ed evitare l’insorgere di un eventuale contenzioso.
lunedì 22 dicembre 2014
Tari sui magazzini? La risposta del ministero
Niente tassa sui rifiuti – anche nota come Tari – né per i magazzini, né per le aree scoperte asservite al ciclo produttivo che generano rifiuti speciali in via continuativa e prevalente. È quanto ha puntualizzato il ministero dell’Economia con una Risoluzione del 9 dicembre 2014 con cui ha chiarito che il tributo in questione non si applica sui magazzini intermedi di produzione e a quelli destinati allo stoccaggio dei prodotti finiti, oltre alle aree scoperte asservite al ciclo produttivo che danno luogo in modo continuativo e prevalente a rifiuti speciali.
La ragione di tale puntualizzazione deriva dal fatto che i Comuni in tale materia hanno un’autonomia regolamentare e possono quindi decidere se assimilare i rifiuti speciali a quelli urbani, ma tale autonomia può soltanto aggiungere ambiti di esenzione rispetto a quelli fissati dalla normativa statale.
Il ministero, quindi, invita i Comuni ad avviare consultazioni con i rappresentanti delle categorie interessate per consentire una migliore ed efficace applicazione della norma ed evitare l’insorgere di un eventuale contenzioso.
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